Gli sconti applicati dal datore di lavoro ai propri dipendenti

Può un datore di lavoro concedere ai propri dipendenti una “card sconto”? Essa può rappresentare per gli stessi un compenso in natura imponibile e, come tale, essere soggetto alla ritenuta di acconto IRPEF prevista dall’art. 23 DPR 600/73? Il quesito è stato avanzato da una ditta di abbigliamento che intende rafforzare il proprio “brand” veicolando i prodotti anche tramite i propri lavoratori, ai quali vuole attribuire una card per poter accedere ad uno sconto rispetto al prezzo di listino. Tale caso è stato trattato dall’Agenzia delle entrate con la Risp. del 29 marzo 2021, n. 221.

Il dott. Dario Fiori ha pubblicato un approfondimento sull’argomento pubblicato su MementoPiù per conto di Giuffrè Francis Lefebvre S.p.A.

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I veicoli aziendali concessi in uso promiscuo: le nuove percentuali del 2021 e i dubbi ancora irrisolti.

Come previsto dalla Legge di Bilancio per il 2020, a partire dal 1° gennaio 2021 divengono efficaci le nuove percentuali per la tassabilità delle vetture assegnate in uso promiscuo con un impatto inquinante più alto; di contro, si ritorna alla normale soglia di esenzione fiscale prevista per i fringe benefit dall’articolo 51, comma 3, Tuir, e raddoppiata in via eccezionale per il solo 2020 dal Decreto Agosto. Il presente contributo, oltre ad approfondire l’imponibilità diversificata propria delle auto aziendali concesse ai lavoratori in uso promiscuo, si occupa di analizzare i possibili effetti sulla relativa tassazione da parte del sistema WLTP per la rilevazione delle emissioni di anidride carbonica, con un focus sui chiarimenti parziali forniti dall’Agenzia delle entrate nella risoluzione n. 46/E/2020.

Leggi l’approfondimento curato dallo Studio e pubblicato sulla rivista “Strumenti di Lavoro” del Gruppo Euroconference S.p.A.